Questa serie sugli errori è partita con una riflessione sugli errori e sul perché creano in noi una cascata di effetti dirompenti. Abbiamo capito che fra errore e feedback non passa molta differenza se non nella nostra reazione.
Ora ci stiamo concentrando invece su come evitare gli errori, nella convinzione che nonostante ci siano modalità efficaci per gestirli, non per questo dobbiamo necessariamente compierli. Eccoci allora al primo set di modelli mentali e strumenti necessari per evitare gli errori nell’interazione con i propri stakeholder.
Cosa intendiamo per stakeholder?
E’ un termine che viene dall’economia aziendale e indica tutti i portatori di interesse verso una certa azienda. Si tratta quindi di clienti, fornitori, abitanti del paese nel quale l’azienda risiede e simili. Ma nel tuo caso, chi sono gli stakeholder? Sono tutti quelli che per vari motivi si aspettano qualcosa da te.
Potremmo chiamarli anche clienti interni ma sarebbe riduttivo. Sono il tuo capo, i tuoi colleghi, i tuoi collaboratori e anche i clienti coi quali ti trovi ad interagire. E’ un insieme ampio che ci permette di includere tutti quanti quei soggetti che potrebbero essere danneggiati da un tuo errore.
Ecco qui i tre strumenti per evitare gli errori nell’interazione con i propri stakeholder:
- chiarire le aspettative e i deliverable attesi;
- gestire il common information effect e il confirmation bias;
- rimanere nel proprio circle of competence.