Questa serie sugli errori è partita con una riflessione sugli errori e sul perché creano in noi una cascata di effetti dirompenti. Abbiamo capito che fra errore e feedback non passa molta differenza se non nella nostra reazione.
Ora ci stiamo concentrando invece su come evitare gli errori, nella convinzione che nonostante ci siano modalità efficaci per gestirli, non per questo dobbiamo necessariamente compierli. Eccoci allora al primo set di modelli mentali e strumenti necessari per evitare gli errori nell’interazione con i propri stakeholder.
Circle of Competence
Per Circle of Competence si intende l’insieme delle proprie competenze, l’insieme degli ambiti del sapere umano per i quali abbiamo un numero sufficiente di informazioni, conoscenze ed esperienza per poter esprimere una opinione qualificata.
In una società come quella moderna dove spesso si scambia la conoscenza con una ricerca su Google o una lettura su Wikipedia, conoscere il proprio circle of competece diventa fondamentale.
Facciamo un esempio
Siamo nel corso di un meeting, ci sono diverse persone al tavolo in rappresentanza di diverse funzioni aziendali. Ad un certo punto emerge un tema nuovo e alcuni danno il proprio parere. Si tratta di un tema che sostanzialmente non conosci, però dal nome e da quello che stanno dicendo i colleghi è abbastanza chiaro il pomo della discordia e di che cosa si tratti. A questo punto intervieni dicendo la tua. Si scopre però che avevi proprio capito male, e nonostante l’apparente semplicità il tema era profondo e pieno di insidie. In sostanza ti sei esposto e hai portato a casa un KO. Ma perchè ti sei esposto? Perché pensavi potesse essere utile, perchè pensavi di aver capito di che si trattava e ti pareva una buona occasione per fare anche bella figura.
Ecco se avessi applicato il concetto di Circle of Competence ti avrebbe salvaguardato da questo errore. In sostanza si tratta di un principio semplice: sei competente in materia? Hai elementi sufficienti per dare un contributo? No? Astieniti.
Per quanto brutale, questo principio è efficacissimo nel preservarti da significative scottature. Stiamo dicendo che non dovresti fornire il tuo contributo su ambiti nuovi o che sono negativi i brainstorming? Assolutamente no, si può dare il proprio contributo su ambiti nuovi purché si abbia l’intenzione di investire quel tanto che basta per coglierne gli elementi cruciali e si ponga la propria opinione con le dovute premesse. Ancora diverso è il caso dei brainstorming nei quali l’obiettivo è proprio generare una grande quantità di idee per procedere solo in un secondo momento ad una loro selezione.